Siedo piena di
doni. è un mercoledì prima di quattro giorni di lunghe dormite e risvegli pieni
di lunghi stiracchiamenti nel letto e lunghe letture nel sole. Un montatore mi
ha portato delle bocche di leone. Una commerciale mi ha portato tre rose che
profumano come la bulgaria. Un ragioniere mi ha portato mirtilli e lamponi e un
altro ragioniere 7 ciliegie mature. amata e coccolata. Ho un moroso
bellissimo e spettacolare e va tutto in una maniera spaventosamente bella.
Ma poi arriva il
corvo dalle ali nere e mi porta via tutto il bello che ho. E mi arrabbio perché
qualcuno, un paio di ali nere mi possono portare via tutto il bello che ho. Tutto
l’amore che mi circonda e tutto l’amore che ho dentro. Me lo portano via con le
migliori intenzioni... sto cercando un algoritmo che mi aiuti a risolvere
questa situazione, ma non lo trovo. L’unica soluzione è quella del fu mattia
pascal: fingersi morta e ricominciare a vivere sotto mentite spoglie. Inizio le
giornate piangendo. Un po’ di gioia e un po’ di merda ma alla fine la domanda
resta sempre… e io devo rispondere e devo rispondere in fretta e ho rabbia e
paura e ogni tanto vorrei spararmi in bocca ed è una cosa contrastante e però
non è bello essere felici ed essere costretti ad essere invece infelici e dover
per forza piegarsi alle ali del corvo. Perdincibacco.
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