Non ricordo quasi nulla dell’anno scorso.
È così un po’ per tutti, immagino.
I tempi si sono dilatati e faccio una fatica bestiale a
collocare un evento: non ricordo mai se era l’anno scorso o due anni fa o se
magari non è mai successo.
Le uniche immagini sono quelle della scorsa estate, forse.
Una settimana di isolamento fiduciario, dove potevo
permettermi il lusso di aspettare il mio ragazzo a casa.
Avevo un branco di stambecchi impazziti nello stomaco dalla
felicità.
Sarà anche banale, mediocre, cliché, ma mi sbrodolavo all’idea
di aspettarlo a casa per pranzo. Preparare la moka per risparmiare tempo, limonarlo
pornograficamente prima che andasse via e beccarmi un suo ultimo sguardo
luminoso e complice, prima che infilasse tutto quel suo corpo enorme nella
macchina.
Mi viene schifo al cazzo al pensiero di quanto tempo ho
passato sognando queste cose… queste stronzate tipo aspettarlo a casa, tipo
avere una casa insieme, dove tutte le cose sono nostre, dove abbiamo pensato a
tutto noi, dove tutto respira la nostra aria, dove avrei voluto rifugiarmi e ignorare
i miei demoni. Mi viene schifo a pensare che tutto quello che per me era
bellissimo, per lui era una rottura di coglioni che andava a ledere il suo
approccio alla vita, dove non ci doveva essere spazio per queste sciocchezze. Non
si capisce bene perché, forse solo perché tutti avevano questa cosa e lui non
voleva assolutamente farne parte. Io invece non l’avevo mai avuta questa cosa
di avere una casa insieme, un posto sicuro dove aspettarlo, dove mi avrebbe
aspettato, dove potevo permettermi di essere libera.
e così, l’anno scorso mi ha regalato qualche giorno di finto
idillio.
Un micro viaggio a Trieste che ora non saprei se definire
bello o brutto. Bello e anche brutto. Ero già in ebollizione, avevo già il
cervello putrefatto dalla delusione, dalla stanchezza emotiva, stavo già
covando l’esplosione che sarebbe arrivata.
Una settimana di ferie, anche quella ormai avvelenata.
Eppure c’è stata, sembra passata una vita.
Eppure è l’ultima estate che abbiamo passato insieme.
Chissà come sarà la prossima.
Mi viene schifo al cazzo, quando penso che ci sarà un’estate
senza…
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