Finalmente, dopo lunghe analisi da talk show, la
novantaduenne matriarca ha deciso di inocularsi.
Indossate mutande e canottiera buone.
Ravviati quei capelli color melanzana punk.
La si adagia, come una statuetta di sottilissima porcellana,
nella nove-giaris.
-
Hai paura?
-
Niente fa più paura di perdere una figlia
E non c’è pathos, non c’è vittimismo, non c’è neanche rabbia.
C’è solo una limpida consapevolezza straziante.
La matriarca novantaduenne è saggia.
Lei lo sa che l’unica paura degna di esistere, è quella di
perdere le persone.
Tutto il resto si aggiusta, si ricostruisce, si cicatrizza,
si sconfigge, si ignora.
Nessun commento:
Posta un commento