abituarsi alla fine.
abituarsi, alla fine.
Quanto ci vorrà ancora, prima che cada in pezzi?
Si riuscirà a smembrare, immobilizzare il male?
E poi, è davvero il male?
E' l'unico male?
Sono cresciuta a pane e odio nei confronti della Russia, ma l'esasperazione degli ultimi due mesi sta dando la nausea persino a me.
La facile, elementare, bidimensionale creazione del nemico comune.
L'ipocrisia del buonismo.
Lo schifo di cui è ricoperto il concetto di accoglienza.
La falsità in cui annegano i discorsi, gli appelli, le bandierine.
Sono schifata da tutti: dai pacifisti, dagli economisti, dai destri e dai sinistri.
Per un sacco di tempo ho pensato che il problema fosse la Russia o Putin o, in generale, quel modo di pensare ed agire con arroganza e crudeltà. Ora, credo che almeno loro sono onesti nel loro essere figli di puttana e mi accorgo di voler dare fuoco a tutto il potere, tutti quelli che imbracciano le armi, tutti quelli che le fanno imbracciare, quelli che le costruiscono e le vendono, quelli che parlano, scrivono, fanno visite, promettono o gridano parole di pace e solidarietà.
L'ipocrisia del potere mi fa venire il vomito.
Era fin troppo facile crescere a pane e odio contro la Russia: come fai a spiegare ad un bambino che invece deve odiare il potere come concetto?
Ciao figlio, ti darò solo pane. L'odio lo imparerai da solo.
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