prendere ogni foto
tutti i selfie dal water, dal furgone, dall'ufficio
tutte le facce sceme
sorrisi
bacini schioccanti
parole che comprendevano solo due persone al mondo
inflessioni
storpiature del tedesco
storpiature dell'italiano
storpiature dell'inglese
storpiature del georgiano
ogni battuta
ogni "non bevi il caffè dopocena?"
ogni furtiva carezza al panettoncino
ogni incastro fisico, spirituale, oculare
ogni canzone, articolo, libro, vignetta, meme, mostra, concerto, sentiero percorso
ogni silenzio, scazzo, bestemmia, scornata
ogni risata del mattino
ogni lista dell'oltreuomo, carbonara, tg la7, birrette, tovagliette verdi, "alza la musica valà"
ogni 7:14 del mattino
prendere tutto questo, insieme alla valanga di cose non dette, offese, ferite, lacrime.
sistemare tutto con la meticolosità di Marie Kondo.
ciascuna cianfrusaglia in un adeguato contenitore.
riordinare
dipanare la nebbia
e superare.
non buttare via
non dimenticare
non rinnegare
ma superare
andare avanti senza questo struggente bisogno di correre a condividere ogni minchiata
andare avanti senza questa nostalgia
andare avanti senza rabbia, delusione, tristezza
andare avanti senza più aspettarsi alcun colpo di scena
superare
fare pace
rassegnarsi
insomma, chiamala come vuoi, ma fa qualcosa per l'amor del cazzo!
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