valutiamo insieme la mia condizione:
la mia vocazione primaria è quella della scrittrice, ma dopo aver letto parecchi libri ed aver appurato che non ho un talento, mi sono accontentata di un blog da teenager.
la mia vocazione secondaria è la cooperazione internazionale. sono nata per progettare azioni di sviluppo sociale locali e internazionali, partecipare a bandi, monitorare, fallire, avere successo e vedere i frutti concreti del mio lavoro sulle facce dei beneficiari. sono nata per tenere monitorata la situazione sociale nei paesi del terzo mondo, fare missioni e parallelamente effettuare dei privati studi di antropologia culturale.
invece...
lavoro in una ditta metalmeccanica in cui:
ho un responsabile pazzo schizofrenico, perfettamente uguale al cattivo di tutti i cartoni, di quelli che tramano la conquista del mondo, con tendenze sadiche e un tic nevrastenico all'occhio e alla spalla.
ho un'altra responsabile russa. che ci starebbe anche dentro... ma è russa. e a me i russi stanno sui coglioni proprio per struttura genetica.
il mio lavoro consiste in numeri, carte e clienti psicopatici che sembrano sull'orlo del suicidio perché gli si ferma un forno o perché qualcuno si azzarda a non fargli un pompino esattamente nel momento in cui lo desiderano loro, perché loro pagano.
il 95% dei miei colleghi ha un quoziente intellettivo oscillante tra lo zero e un cazzo.
più del 95% dei miei colleghi consiste di uomini affamati di figa, anche scadente come la mia.
ecco.
e devo essere grata però. perché ho un contratto che mi permette di ammalarmi e stare a casa e di pagare l'assicurazione della macchina e forse un giorno anche l'affito di una stanza.
cazzo.
ma io vado a vivere nella valle della luna perdincibacco.
la mia vocazione primaria è quella della scrittrice, ma dopo aver letto parecchi libri ed aver appurato che non ho un talento, mi sono accontentata di un blog da teenager.
la mia vocazione secondaria è la cooperazione internazionale. sono nata per progettare azioni di sviluppo sociale locali e internazionali, partecipare a bandi, monitorare, fallire, avere successo e vedere i frutti concreti del mio lavoro sulle facce dei beneficiari. sono nata per tenere monitorata la situazione sociale nei paesi del terzo mondo, fare missioni e parallelamente effettuare dei privati studi di antropologia culturale.
invece...
lavoro in una ditta metalmeccanica in cui:
ho un responsabile pazzo schizofrenico, perfettamente uguale al cattivo di tutti i cartoni, di quelli che tramano la conquista del mondo, con tendenze sadiche e un tic nevrastenico all'occhio e alla spalla.
ho un'altra responsabile russa. che ci starebbe anche dentro... ma è russa. e a me i russi stanno sui coglioni proprio per struttura genetica.
il mio lavoro consiste in numeri, carte e clienti psicopatici che sembrano sull'orlo del suicidio perché gli si ferma un forno o perché qualcuno si azzarda a non fargli un pompino esattamente nel momento in cui lo desiderano loro, perché loro pagano.
il 95% dei miei colleghi ha un quoziente intellettivo oscillante tra lo zero e un cazzo.
più del 95% dei miei colleghi consiste di uomini affamati di figa, anche scadente come la mia.
ecco.
e devo essere grata però. perché ho un contratto che mi permette di ammalarmi e stare a casa e di pagare l'assicurazione della macchina e forse un giorno anche l'affito di una stanza.
cazzo.
ma io vado a vivere nella valle della luna perdincibacco.
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