Bisogna saper stare sul pezzo. E il pezzo
degli ultimi tempi sono le classifiche, le regole, gli elenchi.
Elenco quindi di seguito, in ordine sparso,
i miei spassionati consigli a coloro che stanno affrontando, affrontarono in
passato od affronteranno in futuro il caso di un caro nel primo periodo della
separazione:
- Non insultarmelo. Perché ti strappo gli occhi e te li infilo su per il culo
- Non dirmi che sicuramente troverò di meglio: non tutti gli umani sono progettati per cacciare sempre, una potrebbe anche decidere di fermarsi per qualche decennio e, soprattutto, al momento è impossibile pensare che ci sia qualcosa di meglio
- Non cercare di tirarmi fuori di casa per forza: passeremo una serata di merda dalle risate sforzate e coglioni per terra
- Non cercare di presentarmi altri uomini: ho la libido sotto terra
- Non cercare di coinvolgermi in attività ludiche prima a me sconosciute quanto sgradevoli: già ho i cazzi miei, se poi devo fare delle cose di cui non me ne frega una beata minchia solo perché “almeno ti distrai”, la coltellata in gola mi è assicurata
- Non consigliarmi di mangiare di più: so anch’io perfettamente che se non mi nutro muoio e se non lo sto facendo non è perché ci godo
- Non farmi i complimenti che non merito: già suonano falsi quelli detti sinceramente, figuriamoci quelli da life coach rottinculo
- Non convincerti che se sto da sola mi taglio le vene: è solo che preferisco dormire piuttosto di reggere la compagnia di chiunque
- Non. Assolutamente. Non. Dirmi.: “te l’avevo detto che sarebbe andata così!” : Vedi punto1
- Non ipotizzare chi dei due ci metterà di più a cuccare: Vedi punto 4.
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