sabato 9 febbraio 2013

cronofago

perdo tempo. perdo i giorni.. non mi domando nemmeno più se è giusto quello che sto facendo alla mia vita. Chissà qual'è stato il grosso sbaglio. Questo mio sempre volere qualcosa di più. Qualcosa di perfettamente perfetto. .. e invece.
Invece sono qua e a 25 anni..bah se raccontassi a qualcuno la mia vita, potrei quasi ispirare delle cose.. se raccontassi la mia vita di adesso a me stessa di 10 - 15 anni fa, probabilmente quella me stessa piccola sarebbe super felice e si addormenterebbe con la gioia di sapere che un giorno diventerà una persona così... probabilmente avrei risparmiato alla piccola me stessa che tutto quello che da fuori potrebbe sembrare poetico o quanto meno pittoresco, poi non è così facile e bello da vivere nella quotidianità.
Rincorro la felicità da un quarto di secolo .. La afferro per qualche istante e poi la perdo. Ovvio, so perfettamente che quella vera, quella che mi ero dipinta con i pennarelli colorati e la lingua tra i denti da piccola..quella dove tutto ..non è che sia proprio comunemente perfetto, anzi, ritenuto imperfetto dalla maggior parte, ma nella mia mente avevo un quadro perfetto della mia piccola felicità.. ed ero convinta che sarebbe arrivata prima o poi.. chissà per quale genere di arroganza avevo deciso di meritarla.. e invece poi...
poi pensavo che a 25 anni sarei già grande.. e di fatto sono grande, solo che al pescivendolo mi hanno chiesto se ho 15 anni. E' bello? Chi se ne importa.. certo il fatto che nessuno mi dà i miei anni è a volte difficile. Nel lavoro soprattutto. Chi mai mi prenderà sul serio? Solo che poi c'è anche l'altra faccia.. che gli altri pensino quello che vogliono, io mi sento deteriorata.. e così stanca di aspettare il famoso colpo di scena. Probabilmente non arriverà più. Ho sprecato i miei colpi di scena. Avevo così tanta fretta di vivere e di amare che un bel giorno mi sono svegliata e ho scoperto di aver bevuto tutte le bottiglie con i sentimenti forti. Sono rimaste solo le mezze emozioni.. qualcosa di lontanamente simile a una radler.
Ho amato e odiato e tradito e sono stata tradita e sono scappata e tornata e sono tornati da me. Ho scritto lettere, pianto, urlato, digiunato, mi sono ubriacata, drogata, tagliata la pelle... ho scritto chilometri di lettere, ho fatto regali, ho sognato, sorriso, ho dato nomi ai miei figli, ho sognato il loro odore..
Ero troppo giovane. Non ero pronta per quelle cose, ma avevo una fretta malata di viverle. E ora resto così... con questo ghigno amaro e disilluso.. con dei legami che mi danno poco... con degli amori di cui vorrei disfarmi.
Tendo a dare la colpa a mia madre. Facile. Certo, tutti i problemi di oggi hanno radici nel lontano ieri ... se solo mi avesse detto "aspetta... tieniti forte il grande sentimento per quel qualcuno di grande".. beh forse quel qualcuno di grande non sarebbe arrivato comunque.. almeno posso dire di essermela goduta.. forse un giorno racconterò le mie mille peripezie a qualche giovincella... chissà. ma io non sono capace di raccontare. nessuno è capace di ascoltarmi. nel profondo.
Bah... sono solo stanca.