giovedì 19 settembre 2013

cambialo però il pusher.



Qualsiasi cellula di me è in festa adesso. Conosci quella sensazione quando sembra che sei fatta di qualcosa di molto buono.. quando vuoi parlare, ridere, fare correre, amare tutto e tutti e chiunque.. quando sembra che stai per esplodere in un oceano di bollicine di arcobaleno. Quando ti senti la più bella, quando senti di essere.. ecco. Io in questi giorni sono esattamente così.

decisa.



No o devi venire o devi andartene, perché non è che puoi restare lì in mezzo incastrato nei miei pensieri affogandomi nella tua luce. Un po’ quello sfigato che all’inferno era condannato a star lì lì per bere e non poteva e continuava a morire di sete. No perché non è davvero giusto darmi da bere il tuo sole e poi andartene così e io non so più se sono viva o se vivo in un sogno da ben due settimane ormai.
Salvami. O vattene.

un po' maestro e margherita




Hai un grande futuro, mi dicono in continuazione. Ma non è che per caso il futuro è già arrivato da un pezzo? Gli anni mi stanno scivolando via come acqua e se l’altro ieri avevo 14 anni, piangevo sola e avevo paura di tutto, ora ho un po’ meno paura ma continuo a piangere sola, sbronza pure.
Cosa cambia? Quando arriva questo futuro? Questo è il mio 13° trasloco.  Un continuo tirarsi dietro oggetti e ricordi, ogni volta la stessa cosa, ogni volta si butta via qualcosa, si perde qualcosa, lascio il mio dna e le mie lacrime in giro. Quando arriverà l’ultimo trasloco? Where all my journeys end. 
Ti prego esci, esci dalle nuvole e illuminami. 
A volte mi dispiace per te, perché mi troverai un po’ invecchiata. Il mio viso sarà rigato da lacrime, gonfio di alcohol e rinsecchito dal tabacco e le mie occhiaie saranno in 4D. e  i miei capelli cominceranno ad essere d’argento e non più d’oro e non saranno più così tanti. Mi dispiace. Ma tu, quando tu arriverai, sapremo che siamo stati insieme tutta la vita. Che ci siamo cercati tutta la vita e ogni nostra ruga sarà un pezzo di strada che abbiamo fatto per arrivare a noi. E ci consegneremo l’uno all’altro, ci apriremo i nostri cassetti di ricordi, e il nostro passato diventerà uno e si azzereranno tutte le lacrime e la solitudine e daremo inizio a un nuovo mondo. Il nostro. Dove tutti i pezzi saranno perfettamente coincidenti, dove ci sarà una perfetta armonia, dove mi farai ridere e piangere solo di felicità. Dove ogni tua cellula sarà mia e ogni mia cellula ti abbraccerà in un’infinita danza sotto la luna piena e tu riempirai il mio buio vuoto con il tuo sole e ogni mattina mi sveglierò con il tuo sole in faccia e mi verranno delle altre rughe intorno alla bocca e agli occhi e saranno i tuoi raggi di sole.
Ci arrampicheremo su una collina, in una notte di luna piena e ci giureremo eterno amore e daremo i nostri nomi alle stelle e faremo l’amore e la luna piena ci riempirà del suo amore e per un istante tutto l’universo sarà dentro di noi e genereremo un oceano di energia positiva ed esploderemo in una cascata di colori che non abbiamo mai visto. E sentiremo il nostro nuovo profumo, l’unico profumo che saremo noi. E faremo il bagno nel lago nudi, nell’acqua verde e dorata dalla luna e mi accarezzerai i capelli e la luna sigillerà il nostro amore.
Tu un giorno arriverai vero? Vero che non mi lascerai sola per tutta la vita? Vero che non passerò tutta la vita a sognarti senza mai stringermi a te. Senza mai camminare stretti sotto un ombrello, senza mai pronunciare il tuo nome, senza mai sfiorare la tua pelle. Vero che riuscirai a trovare la strada per trovarmi? Vero che quando mi troverai mi fermerai e mi dirai “ehi, ciao, sono io, sei tu”? vero che quando comincerò a dimenarmi e ad agitarmi tu mi prenderai in braccio e mi accarezzerai finché non mi addormento e nel sonno bacerai via tutte le mie paure e mi sveglierò senza più paure e non dovrò più agitarmi e il veleno che mi corrode l’anima evaporerà al tuo sole. Sarà così? Promettimi che sarà così. Ho bisogno di sapere che sarà così. Che tu ci sei.
Io ti aspetto, paziente e per la maggior parte rassegnata e a volte piango perché sembra che ti sia perso da qualche parte e ho paura che ti sia successo qualcosa che il male ha vinto sul nostro amore. Ma poi vedo il sole e mi vieni in mente e so che ci sei lì da qualche parte ed è solo questione di tempo. Arriverai. Io intanto soffro il più possibile per esaurire il bonus di dolore per poi poter godere di noi, per essere pronta, per meritarti.

zeus. aiutala tu.



PORCA VENERE!! La nuova frontiera della bestemmia creativa!!
No perché non  è mica giusto insultare continuamente la Madonna, soprattutto in caso di sfighe sentimentali. Soprattutto perché lei pare non sappia molto al riguardo. È passata alla storia come la Vergine. Sarebbe un’ottima protagonista di un qualche talk o reality show stile “non sapevo di essere incinta”. Una che ha sposato un vecchio e poi è rimasta incinta senza nemmeno accorgersene e, peggio ancora, senza godere, non è che ti possa dirigere o condizionare in un modo più o meno positivo la tua vita sentimentale. Al massimo, come nel mio caso, ti manda un vecchio che non ti scopa, ad esempio io potevo anche rimanere incinta di un messia della nuova generazione, forse stavano valutando il caso, ma purtroppo non ero più vergine, anche se io sostengo fermamente di esserlo, a livello morale quanto meno.
Insomma porca la venere. Ah sì, lei sì che ne sa e ne sapeva... altroché la povera virgin mary.
Se proprio uno vuole prendersela con una divinità di dubbia provenienza, o meglio, di una provenienza del tutto concreta e cioè generata dalle menti malate dell’umanità, troppo debole per credere nel proprio intelletto, almeno prendiamocela con una che effettivamente dovrebbe essere responsabile, diciamo che lei è la dea di nicchia in questo ambito. La madonna ad esempio potrebbe essere responsabile delle gravidanze, visto che è riuscita a portarne a termine una, nonostante le corse in groppa al mulo, viaggi lontani, assenza di servizi igienici ed essendo esposta a chissà quali batteri e virus in quella stalla in mezzo a mucche e asinelli.

E concludo con il mio neologismo o espressione idiomatica preferita degli ultimi giorni:
PORCA VENERE!!!!

lui



Ho sognato il nonno, mi sono fatta cullare dal terremoto... chissà perché questa voglia di terremoto, ero felice stanotte... bisogno di emozioni estreme?  Chissà... abbiamo pianto insieme, era magro e triste e mi ha abbracciata e forse mi ha anche perdonata per tutte quelle volte che l’ho avuto dietro le spalle con quel suo morbido sorriso dietro i baffi che mi guardava e io non lo cagavo, troppo presa a chattare. Mi odio. Mi odio profondamente per questo. Non so se mi perdonerà mai o se mai mi ha perdonata. Mi manca quel suo odore strano, mi mancano i suoi occhi dolci e i suoi sorrisi e le sue risate e mi manca quell’ultimo bacio sulla pelata liscia che gli ho dato prima di partire, dio quanto vorrei vederlo... dio quanto vorrei tornare indietro nel tempo... dio perché non ho passato con lui ogni secondo utile della mia vita? Perché? Forse davvero mi ha perdonata? Vorrei pensarlo ma non riesco, il senso di colpa mi divora e ci penso sempre meno. Non mi ha mai dato consigli, non mi ha mai guidata e lo sento sempre meno presente nella mia vita, vorrei tanto che fosse fiero di me, ma non so se capirebbe questa mia vita, se capirebbe me, o forse sì, chissà, non lo saprò mai.
  e gli occhi splendono sempre meno sotto quelle palpebre sempre più gonfie e pesanti a forza di tabacco e alcohol e stress. Dove andrò a finire? Come? Il senso della vita mi sfugge e poi lo afferro. Il senso è l’amore, la salvezza è l’amore, la risposta a tutto è l’amore, ma io non amo, non sono amata e non riesco a donare amore e quindi non ho senso. È un peccato. Un peccato che io non sia capace di amare e che di conseguenza nessuno sia capace di amare me.
Ho bisogno di un abbraccio vero. Uno. Lungo una vita. Nessuno mi salverà, a questo punto sembra abbastanza evidente che sono io che mi devo tirare fuori dalla merda, il problema è che la merda sono io, quindi dovrei distruggere la maggior parte del mio conscio e inconscio per salvarmi. Forse non mi salverò, forse sarò dannata per sempre, ma quanto meno vorrei imparare a farci pace. A questo punto l’unica salvezza tangibile per me è quanto meno la solitudine, il non essere costretta a convivere quotidianamente con una persona che non sopporto. Sono una merda. Amen. Chissà come andrà...