giovedì 19 settembre 2013

tramontate stelle!



Riempire il vuoto con dei kilometri da percorrere. Con le risate, le battute, i libri, i film, la musica, il lavoro, gli oggetti. Ogni volta sembra di rinascere. Ogni volta sembra di essere ormai grande di aver capito tutti gli errori, ma poi scopri che no. Finito il capitolo capisci che sei ancora una bambina e che non diventerai mai grande. E ti domandi se effettivamente siamo un esperimento di qualcuno. Se tutto questo, noi, il nostro mondo, il nostro pianeta, i miti, la storia, i grandi amori, le grandi amicizie, i grandi uomini... sono tutti delle marionette in mano a qualcuno che si sta divertendo sul divano mentre guarda questo enorme reality show. E mentre tu sei lì che piangi in solitudine e ti bruci le guance e ti strappi la carne dalle mani ti rendi conto che in questo preciso istante qualcuno sta nascendo, qualcuno sta morendo, qualcuno si sta baciando, innamorando, tradendo, mentendo, arrabbiando... ti senti sola. Sola e parte di un mondo intero pieno di persone sole. Ti domandi come possa essere un mondo intero. Pieno di geni, pieno di emozioni forti, capaci apparentemente di spostare montagne e di durare anche nell’aldilà... è possibile che tutto questo sia solo un caso? Che semplicemente smettiamo di respirare e diventiamo cibo per batteri? Che non esista un paradiso è abbastanza chiaro. Che probabilmente la nostra sete di giustizia universale almeno dopo la morte non verrà mai soddisfatta e che tutto sarà una grossa delusione, un buco nero... che non ritorneremo mai in vita e che lo spirito, il nostro spirito capace di fare così tanto bene e così tanto male sia capace di scomparire nel nulla. E cosa sarà mai poi questo nulla? Com’è il nulla? Com’è non esistere più?
Hai quei momenti filosofici in cui decidi che questo viaggio vita è bellissimo e che siamo tutti, tutti, tutti accomunati dalla morte. Possiamo morire eroicamente o da animali o nel nostro letto circondati da una bella famiglia o da soli ... ma lo faremo tutti e che quindi è inutile aver paura della morte. Ma abbiamo paura dell’ignoto è tutto lì... i bianchi hanno paura dei neri, gli etero hanno paura dei gay, gli skinhead hanno paura degli ebrei... hanno paura del diverso e la morte è diversa dalla vita ...
La risposta a tutto è l’amore. L’amore vince la paura. Che se questo è un viaggio che porta nel nulla... quanto meno sarebbe utile riuscire a viverlo in amore in pace con il tutto. Ma sembra impossibile. Soprattutto nel mio caso. La rabbia mi mangia da dentro. L’insoddisfazione, questa maledizione che è la mia benedizione.
Ma due occhi che ti guardano. Così vicini e veri.
Le risposte non esistono.
Forse è meglio smettere di farsi delle domande.

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