martedì 30 aprile 2013

every colour goes where you do


Bere ogni suono da lui emesso, bere la sua voce… entrare nei suoi occhi, osservare le pellicine intorno alle sue unghie…
Sentire le folate del suo profumo, un profumo che non avevi mai focalizzato… e poi ti ritorna nel naso, si incastra tra i peli delle narici… e sorridi e pensi che hai avuto tutti gli uomini che hai puntato, tutti. Prima o poi li hai avuti e probabilmente lui sarà il primo che non avrai e probabilmente per la prima volta la tua intuizione ha sbagliato e i suoi bei modi erano solo i bei modi di una bella persona… sarebbe stato così con chiunque.
E lo adori… ripensi a te stretta nel tuo ufficio/cubetto ad assorbire la sua voce altissima, le sue intonazioni, ad ammirare la sua padronanza della lingua, il suo umorismo…
E     sì
It’s good to be in love!!

martedì 23 aprile 2013

true stories

quando hai quasi 26 anni e ti innamori perdutamente e disperatamente (con annesse figure di merda) di un uomo di 34 e lui ti tratta come una bambina.
fuckin' shit. what a damn stupid situation!
e tu vuoi dirgli "ma cazzo non sono una bambina!" e invece ti comporti esattamente come una bambina.

oh sì. questa causa è persa.
god damned!

domenica 21 aprile 2013

strade di città


Ti vorrei cantare a tutti i venti, vorrei chinarmi e sussurrare alle tue pozzanghere primaverili. Vorrei accarezzare i tuoi condomini grigi, brutti, con le cipolle infilate nelle calze di nylon sui balconi, con le pezze azzurre sfilacciate che coprono le tue vergogne. Vorrei stamparmi contro ogni vetro di ogni appartamento e lasciare le tracce di un bacio al vino per ogni vecchietta vestita di nero che conta i passanti e parla al figlio morto. Per ogni mamma che aspetta i bambini a casa mentre si accarezza il segno dello schiaffo del marito sulla guancia triste. Per ogni papà che svaccato sul divano bestemmia contro il telegiornale mentre si gratta la pancia.
Vorrei accarezzare i tuoi cani randagi dalle costole sporgenti che regnano intorno ai bidoni di immondizia sviscerati dai mendicanti. Vorrei accoglierti nel più caldo abbraccio, tessere una coperta colorata e avvolgerti, cullarti e coccolarti, amore della mia infanzia, amore della mia vita… la strada più brutta, più grigia, più crudele della mia città. Il quartiere dei ladri, nessuno vorrebbe vivere con te. Hanno paura a parlare al telefono per strada la sera, hanno paura di essere derubati, violentati, picchiati nel buio dei tuoi vicoli. Viviamo insieme a piccioni malati, ratti sanissimi, odore di piscio nei portici e siringhe sotto i piedi. Viviamo così e … oh sì sappiamo amarti. Io so amarti, so amare la tua asimmetria sporca e quadrata. Hai portato al surrealismo tutto quello che si dice dell’urban trash. E io ti amo per questo e non voglio colori nuovi per te. Tu sei il ritratto di me, di quello che ero da bambina, sei quella bambina sola e triste che passava ore a guardare giù dalla finestra. Hai impresso le tue linee dentro di me, hai dato forma a quella che sono o forse io ho dato la forma a te.
Tutti i colori e l’armonia della lontana Europa svaniscono nei ricordi, sembrano un film visto anni fa dopo aver fumato della cannabis. Resti solo tu con la tua crudeltà. La bruttezza di una bambina che nessuno ama. La solitudine di una madre che accoglie le siringhe dei figli nel grembo ridotto a brandelli.
Tu sei dentro di me e ti canto con un lamento e ti amo con profondità. Non troveremo mai la gioia dell’arcobaleno, ci hanno tagliato i pochi alberi sui marciapiedi. Ma troveremo la pace nella nostra bruttezza. La piccola bambina che guarda triste dalla finestra del quinto piano e tu.. la via più brutta del mondo.

giovedì 4 aprile 2013

..ma sicuramente impossibile


Un caffè, due caffè, e il cuore batte più forte e tu sei sempre più dentro di me. Mi riempio di te, della tua energia positiva, della tua voce tonante, del tuo essere carino e scorbutico allo stesso tempo.
Argento nei miei capelli, raggi di sole e cicatrici lasciate dai sorrisi sul mio viso. E le stesse sensazioni… forse più mature, più tranquille, più consapevoli del fatto che farai parte della mia lista di “non proprio belli, ma sicuramente impossibili”. È bello sapere che esisti. È bello sapere che sono felice di averti incrociato. Tu sei bello e io divento bella quando penso a te tra le lenzuola, per strada, mentre guardo il cielo, mentre guardo te… io divento bella per te e divento migliore perché tu esisti… senza che tu ti accorga di tutto il bene che mi fai..
“lui ha detto ‘ciao’, lei stava già scegliendo il format delle partecipazioni al matrimonio nella sua mente”.
Una situazione simile. Ridicola. Tenera. E bella. Perché il mio mondo è più bello ora che ci sei tu e resterà bello anche quando me ne andrò e tu non ci sarai più nella mia vita, nemmeno così.. di passaggio, di graffio, di cose non dette e supplicate con gli occhi, di cuore nei piedi, di respiro mancante, di oggetti che cadevano mentre mi parlavi, di sogni, rabbia, mani nei capelli a ripensarci…

Sarò più bella ogni volta che mi tornerà addosso il tuo profumo così persistente e forte da infastidire quasi. Come te. Così ad alto volume, così spiccato nella tua presenza. Così rumoroso, così un groviglio di energia.
Adoro te. Così come sei… non proprio bello, ma sicuramente impossibile.