mercoledì 23 luglio 2014

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some stories are written in the stars.
my story is written in the scars.
bleeding scars.

dead-cat/free-cat

ho iniziato la mattina con la visione di un gatto morto. Un gatto a strisce rosse. Non avevo mai visto un gatto morto, uccellini, ratti, topi, insetti, qualche cane in autostrada. Ma gatti no. Non mi piacciono molto i gatti, a meno che non siano cresciuti nelle mie mani e non mi facciano drrrr-drrrr addosso.
Sono tornata dalle ferie esattamente una settimana fa e sono già demolita dalla quotidianità. Tutta la carica positiva è deceduta, un po' come il gatto a strisce rosse.
Domani parto verso la Germania per il battesimo di una piccola scimmietta di cui sarò la madrina. Io. Madrina. Di una bambina tedesca con cui probabilmente non avrò mai una lingua in comune. Una bambina il cui zio doveva diventare mio marito, nell'immaginario delle nostre rispettive famiglie, ma visto che noi, i diretti interessati, ci consideravamo fratelli, abbiamo dovuto spezzare il sogno delle nostre madri che nelle fredde sere d'inverno si scaldavano i cuori con sogni delle nostre due famiglie che improvvisamente diventavano una. Il cuore in realtà se lo scaldavano anche con dell'ottimo cognac di produzione biologica che stimolava la loro fantasia. Insomma andato in pezzi il progetto del matrimonio, mi è stato chiesto di fare da madrina alla bambina, che l'ultimo volta che ho visto era ancora nell'utero della mamma. 
Ho sempre adorato partire. Da quando vivo in questo triste posto ho imparato ad adorare la partenza con più veemenza. Ma questa volta non ne ho voglia. Non ho più voglia di niente. Mi sveglio senza voglia di esistere. Mi trascino senza senso in giro per le vie della vita. Sembra tutto finito prima di iniziare. 
Quale guida spirituale potrei essere per una bambina per la quale desidero tutta la felicità del mondo? Quali energie positive potrei trasmetterle? Cosa potrei regalarle della mia personalità che non sia rassegnazione? Io ci proverò promesso. Mi concentrerò sul positivo, ma so già in partenza che non sarà felice. Non perché sono io a benedirla, ma perché è la vita che maledice tutti. Ottimismo? bah. da quattro anni a questa parte la vita mi sta frustando e se all'inizio poteva esserci del sadico da parte sua perché io cercavo di oppormi, ora sembro più il gatto morto di stamattina, un corpo che non reagisce più. Che interesse potrebbe avere la vita a continuare a frustarmi? Voglio dire, non pretendo mica che mi si accarezzi - ne ho perso le speranze. Ma basta botte però!
E con questo spirito andrò a battezzare. Forse. Forse ad essere onesta dovrei abbandonare l'impresa. Ho davvero paura di trasmettere delle brutte cose alla piccola. Ma forse ci sto dando troppo peso. In fondo cos'è il battesimo? Ammesso che io sia un'atea aggressiva e anti-cattolica ritengo il rito del battesimo un avvio alla vita, una concentrazione di energie positive e di migliori auguri per una vita che sta iniziando. E' simbolico il tutto. La mia di madrina aveva meno di 10 anni quando mi ha "avviato alla vita" e la sua presenza spirituale è pari a zero negli ultimi 27 anni, si traduceva generalmente in auguri, non sempre puntuali, e accompagnamento durante lo shopping. ah sì, mi lasciava fumare a casa sua. Quindi forse è vero che non bisogna darci tutto questo peso. Ma in fondo se la bambina che è diventata la mia madrina non dava nessun peso alla cosa, in qualche modo mi avrà trasmesso dell'energia positiva espressa nell'orgoglio di tenermi in braccio, nella solennità del momento, anche solo nel fatto che lei a meno di 10 anni non sapeva ancora nulla della crudeltà del mondo e della vita. E quindi senza augurarmi nulla mi ha augurato il meglio, mi ha trasmesso la sua sicurezza nella purezza del mondo. Beh ha funzionato poco. Nel senso che ci ho creduto, ma per poco. 
Ecco.
Adesso provo a lavorare. E non provo nemmeno a cambiare il mio stato d'animo. Non funziona più.
Con stima.
M

lunedì 21 luglio 2014

Meglio sola che morta.

se devi piangere
se tutto perde senso
piangi
e non cercarne il senso
fracassati il cranio contro gli spigoli della tua tristezza senza nome.
ma smettila di fingere.
non è più IN fingere di essere grande, forte, cinica. Ammetti la dolcezza del tuo dolore. Prova ad essere forte nella tua debolezza.
e dimentica
impara a dimenticare
impara a perdonarti.


era un pezzo che non sperimentavo una dolorosa separazione da molto vicino. La mia ultima risale a 7 anni fa ormai e ora vedere un amico distrutto, rovinato, con occhi gonfi, voce tremante, un misto di rabbia, dolore, incomprensione, impossibilità di accettare, dubbi, domande e doloooore dolore universale dell'abbandono, del sogno spezzato. Dolore del ragazzo che era disposto a fare un corso per fidanzati nonostante la sua intolleranza verso la chiesa, dolore di un ragazzo che dal totale rifiuto di bambini si è visto esplodere un istinto paterno infinito ed inaspettato, dolore di un ragazzo che al posto degli occhi aveva la faccia della sua ragazza sempre stampata in faccia, dolore di un ragazzo che viveva per lei e di lei ma in un modo non morboso o pesante. insomma.. quando si dice : un ragazzo follemente innamorato. E' stato crudelmente mollato, senza particolari spiegazioni, senza tatto, senza.. senza amore. da un giorno all'altro. E lo vedi impazzire. Ti guarda e non ti vede. Gli parli e non ti sente. E ti ricordi il mal di stomaco, il vomito, le lacrime, i chili di tabacco, litri di alcol, la paura di impazzire di notte, il mal di cuore, il fissare il telefono, i messaggi sbronzi e disperati, l'illusione, la speranza, la disillusione, la merda, il senso di solitudine e di infinita infinita tristezza. Te lo ricordi e ti rendi conto che se ultimamente pensavi "ma no, ma avevo 20 anni, non ricapiterà più così, con questa intensità" e invece sì. ricapita con la stessa intensità o forse anche con un'intensità maggiore. E ti rendi conto che forse esiste un angelo che custodisce il tuo cuore dall'essere assassinato. sarà crudele, è vero. Ti illudi e a volte davvero vorresti dare l'anima per poter stare con quel ragazzo di cui non si pronuncia il nome, ma ora a ricordare il dolore ti rendi conto che sarai anche codarda, ma non c'è ragazzo al mondo per cui rischieresti di nuovo di provare lo stesso dolore. Quindi sì, forse in fondo è giusto così. Grazie cinico e pragmatico angelo custode. Tienimi lontano il ragazzo dai capelli d'oro e dalla voce orgasmica. Potrebbe uccidermi. E io voglio vivere. Meglio sola che morta.

°

io non ho problemi con l'alcol.
ho problemi senza l'alcol.

*

ti va di usare una dentiera in due?