martedì 26 aprile 2022

tutte le notti

 a volte la nostalgia mi assale come un animale affamato e mi divora gli organi. 

sono sempre stata emotivamente instabile, figurarsi ora. 
c'era chi diceva "mi commuovo anche a guardare un panino ormai" e io, con occhi a cuore che nascondevo pazientemente, pensavo: "vecchio rammollito".
Ora anch'io mi commuovo a guardare anche un panino, un po' perché ho sempre fame, un po' perché mi basta pensare a pane-speck-formaggio e ad uno spolverino verde shock per volermi sdraiare sull'asfalto e rotolarmi nella polvere bagnata, ululando di straziante tristezza.
Ecco. 
Ci si riduce così ad agire col cervello, ad avere la presunzione di poter impostare la propria vita su basi razionali. Bisogna metterselo bene in testa, per il resto dei miei giorni. 
Ci si riduce a cantare stupide ballate d'amore in macchina, a squarciagola, con voce spezzata, che ti sognooo tutte le nottiiii... sentendomi completamente stupida e sola. Sola con il mio bambino che, poverino, deve essere spaventato a morte da questo turbinio psicosomatico che si sta scatenando nel mio essere.
D'altra parte, mi sono già messa via tutti i miei futuri e correnti fallimenti genitoriali: ho tutte le carte in regola per fare il pieno di errori più o meno fatali, come ad esempio non potergli assicurare un minimo di famiglia che si possa chiamare tale. 
Alla fine comincia a bollirmi il cervello e butto tutto in vacca convincendomi, a spese di sanguinose ferite personali, che l'amore possa essere sufficiente per sopperire a tutto il resto delle cose che non potrò dargli. 

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