lunedì 23 giugno 2014

anche le troie piangono.

e a volte riescono addirittura a suscitare un sentimento di solidarietà nei propri confronti.
dici: cazzo. questa passa la vita a fare la troia, ad avvelenare la gente, i rapporti, a tradire, illudere, sporcare, falsificare.. riesce sempre ad uscire pulita da tutte le situazioni viscide da lei causate. è in grado di camminare sui cadaveri dei propri genitori amici parenti per raggiungere i propri scopi. è in grado di darsi a chiunque per arrivare alla meta. e ti fa ribrezzo per la maggior parte del tempo e di sicuro non te ne esci con del buonismo gratuito in stile papa franz che esordisce dicendo che loro "non sono felici e non saranno felici nell'aldilà". non fanno pena quotidianamente pensando che hanno una vita triste e imbruttita dalla cattiveria, anzi.. c'è quasi un fondo di invidia per quelli che hanno le spalle larghe e la pelle grossa.
e poi la vedi piangere. per un attimo crolla il muro della troiaggine. per un attimo è fragile e indifesa come una bambina, per un attimo anche lei ha bisogno di qualcuno che si prenda cura di lei e le dica che andrà tutto bene. per un attimo è bella nella sua debolezza. per un attimo vorresti abbracciarla e dirle che non è sola nel suo cinismo. ma poi fazzoletto-cipria-mento-in-alto e torna lo sguardo rapace e tu torni a provare ribrezzo e voglia di allontanarti. 

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