giovedì 28 agosto 2014

idiots and angels

ecco la sensazione. piccole alette di pollo che spuntano addosso ad una persona piena di merda. ad una merda di persona. e ti domandi cosa hai fatto per meritarti tutta questa meraviglia. e hai paura che se ti conosce un po' meglio potresti fargli schifo e potrebbe disprezzarti e la cosa che fa più paura al mondo adesso è il suo disprezzo e la voglia di essere migliore e di non barare e di renderlo felice almeno la metà di quanto lo sei tu. le alette di pollo attaccate alla schiena sbattono isteriche, euforiche, timide, sconcertate. cosa succede? come funziona che ieri stavi scegliendo il terapista e ragionavi su come trascinare la vita fino in fondo e adesso invece il tempo non basta, i minuti non bastano, la voce non basta, gli occhi non bastano, ogni momento ha un'intensità sette miliardi di volte maggiore di prima e hai la pressione che spinge da dentro e l'aria che ti accarezza da fuori e momenti di totale paralisi cerebrale quando ti senti mangiare da quella bocca, il naso tra i capelli, le mani intorno al collo, gli occhi annegati negli occhi. sconcertante. e invece poi sei davanti a una rendicontazione di un progetto che non hai nemmeno mai saputo esistesse al mondo e già che non vanti delle grandissime qualità intellettuali.. ora proprio non riesci assolutamente a concentrare quel poco che ti rimane al posto del cervello su qualcosa che non sia l'urgente bisogno di affondare i denti nella sua carne.
cose che esattamente un mese fa neanche per i coglioni. cose che un mese fa "pfff basta dai". cose che un mese fa a Salisburgo, in un giardino pieno di rose e frank sinatra e uno splendido rappresentante della specie umana di provenienza svizzera in parte ti apparivano come 'ma chi se ne frega insomma...è andata così... bisogna incanalare la mente in un'altra direzione'. cose che ora come ora, prima di pensare di incanalare qualcosa dovrei quanto meno trovare la mente.
cose che... rifarei altri 20 anni di merda per rivivere gli ultimi 20 giorni.

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