mercoledì 7 settembre 2016

buon appetito

Ho la bocca piena di vomito. Ogni mattina. Esclusa al 100 % la possibilità di essere stata ingravidata da chicchessia, il sintomo rimane ed è ancora più disgustoso vista la sua genesi. Credo di essere nauseata da me stessa. Certo, potrei trovare un milione di fattori intervenienti che mi rendono la vita nauseante. Faccio un lavoro che non mi piace e che non mi riesce nemmeno bene. Vivo in un posto che non mi piace, in una situazione malsana e ho continuamente l’ansia di dover cercarmi un altro posto, che probabilmente non mi piacerà, ma quanto meno sarò libera di girare nuda per casa, ubriacarmi da sola e piangermi addosso o sgrillettarmi in libertà sul pavimento della sala. La persona a cui avrei voluto legare la mia vita alla fine mi ha estromessa dalla sua relegandomi ad uno schermo del telefono. La migliore amica che avevo mi rende triste giudicando qualsiasi mio comportamento. Mia madre sta invecchiando sola e io non posso neanche aiutarla a fare la spesa. Mia zia sta morendo di tumore. Il mio cane ha perso l’uso delle zampe posteriori. Tutto questo e, volendo, tanto altro, mi rendono la vita pesante, per non dire merdosa. Ma in fondo al vaso di merda, trovo la mia faccia: sono io che non mi vado bene, sono io la persona con cui devo e non voglio convivere quotidianamente. E credo sia questo il motivo delle mie nausee mattutine. Mi guardo allo specchio e vedo una quasi trentenne con la faccia da ventenne e col cervello da tredicenne e con la voglia di vivere di un’ottantenne. L’unico istinto che ho è quello di andare in una foresta e perdermi per sempre.

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