lunedì 4 novembre 2013

Madre Sambuco

Io iodio la mia voce. E' molto simile a quella di un roditore in fuga. 
Posso sopportarla solo il mattino dopo una nottata pesante.. allora diventa rauca e vellutata e allora parlerei per delle ore infinite solo per sentire questa voce che esce da sotto l'ombelico e sembra quella di un uomo.
Ma se tu.
Tu.
Se tu mi chiedi di leggerti delle favole ad alta voce e mi dici che la mia voce stridente e stridula e nevrotica ti calma e poi per davvero ti addormenti sul cuscino vicino mentre ti leggo Madre Sambuco di Andersen e l'orlo del lenzuolo a grossi pois grigi e azzurri si muove sotto il tuo respiro regolare e hai quel sorriso in faccia.. quello che ha dentro la verità di tutte le verità.. quella che dà un senso alla vita.. e ti immagino sognare la fine della favola..
penso che forse l'amore oltre ad essere cieco è anche sordo, per fortuna.








- "Come è bello in autunno!" disse la bambina e l'aria divenne molto più azzurra e luminosa, il bosco si colorò deliziosamente di rosso giallo e verde, e i cani dei cacciatori correvano, stormi di uccelli selvatici volavano gridando sopra gli antichi sepolcri, dove i rovi di more si avvolgevano intorno alle vecchie pietre; il mare era blu scuro con bianche vele e sull'aia sedevano vecchie donne e fanciulle e bambini che pulivano il luppolo in una grande vasca, i giovani cantavano, mentre i vecchi raccontavano storie di folletti e di troll. Meglio di così non poteva essere! -

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