martedì 31 dicembre 2013

1401

direi che per quest'anno ho finito di lavorare. Altre 3 - 4 ore di questo ufficio semivuoto con dentro delle persone con il prurito al culo per andare a festeggiare la morte del duemila-e-credici.

Io personalmente intendo:
1. guardare un qualche film vecchio;
2. sfondarmi di ottimo vino toscano;
3. accogliere la mezzanotte sciolta nella vasca da bagno all'essenza di rose ascoltando Einaudi con una specie di sigaretta condita tra i denti.

Invidiatemi o voi che passerete la sera a vestirvi, truccarvi, cucinare, fare auguri e dare bacini senz'anima a persone di cui non vi importa o importa cosa importa?

Mi puzza della fiaba sull'uva acerba. Probabilmente anche a te piccola M piacerebbe passare il capodanno in un'altra maniera.

Ma giuro. Non è così. L'unica persona con cui vorrei festeggiare non mi vuole al proprio fianco.. e sono stanca io di accontentarmi. Di stare in mezzo alla gente e avere la testa da un'altra parte. Stanca di ridere e divertirmi solo perché la sovrastruttura sociale richiede questo. Ogni anno a capodanno è la stessa storia... passo le ultime due settimane dell'anno ad inveire contro questo obbligo a divertirsi e poi mi lascio sempre coinvolgere in una qualche attività ludica. Quest'anno sarò fedele a me stessa. Passerò la notte con l'unica persona che mi sta vicina e non mi abbandona nemmeno nella solitudine : my own fuckin self! Là. Voglio che sia una serata uguale a tutte le altre. In tutto.  Non sono mai riuscita a capire perché quest'ansia dell'anno nuovo. Cosa cambia se oggi è il '13 e domani diventerà '14? I buoni propositi possono iniziare anche che so.. il 5 di giugno. I buoni propositi nascono e iniziano da soli, non è il numerino in fondo alla data che dà la svolta. E' forse solo un'unità di misura temporale che permette di suddividere la vita.
Posso dire come sono andati gli ultimi 12 mesi... ma se voglio posso anche decidere che per me l'unità di misura saranno 19 mesi o 28 settimane e tirare le somme quando cazzo pare a me.
Dunque negli ultimi dodici mesi ho fatto una marea di viaggi e questo è un bene. Ne vado fiera... tra Europa e Asia ho fatto una cifra di km. Mi sono goduta mia madre, mi sono goduta mio fratello, mi sono goduta i miei amici, ho adorato il mio lavoro. Ho litigato, sperato, bestemmiato, riso un sacco, ho letto dei libri meravigliosi, ho scattato delle foto splendide, ho imparato a cucinare piatti nuovi, a fare le candele di cera riciclata... ma soprattutto ho amato. Ho amato di un amore leggero e incondizionato, senza pretese e senza speranze. Ho trovato te in tutto l'elenco di cui sopra. Sei stato dentro di me e dentro ogni mia azione e ogni sorriso era tuo e ogni lacrima e ogni bestemmia e ogni sbronza. Mentre leggevo immaginavo di averti accanto e di leggerti ad alta voce i passi che mi piacevano di più. Ho amato te che non sfiorerò mai. Sei un po' il mio Laura in versione maschile, togli pure anche il talento poetico .. ma non avendo scritto poesie in parole ho scritto una poesia lunga un anno che porta la tua faccia e il tuo profumo. E anche quest'ultima notte dell'anno. Immersa nella vasca da bagno, viaggiando sulle note di Einaudi, dedicherò me stessa a te, la mia vita è una poesia dedicata a te. Sì non te ne fai un cazzo dai lo sappiamo. Ma se mi fa felice questa cosa io continuerò a farla. Quando smetterà di farmi felice smetterò di farla. Tu fatti i cazzi tuoi.

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