venerdì 3 gennaio 2014

unchain

si riprende. sempre.
si riprende a mangiare.
si riprende ad attendere.
si riprende a fissare lo schermo del telefono.
si riprende ad avere il cuore in gola ad ogni messaggio.
si riprende a bestemmiare ogni volta che si scopre il mittente.
si riprende...
non sono brava ad impormi. mai stata. non ho forza di volontà. la volontà passa da sola, devo solo armarmi di pazienza. e non ho nemmeno quella ma che palle.
intanto ho ripreso a mangiare, dopo una settimana. Ariel Sharon è peggiorato, Gesù iddio, sono peggiorata anch'io rispetto a 7 anni fa, che cazzo vi aspettate?

sulla linea verona - vicenza si è rotto un treno e io ho passato circa un'ora raffreddata sotto  l'acqua ad aspettare un pulcioso autobus che mi riportasse nel buco del culo in cui vivo da quasi due anni ormai. Ed è proprio lì, sotto l'acqua che è arrivata l'illuminazione: smetterla di aspettare che la vita inizi a girare nel modo giusto. Aspettavi il diploma, poi la laurea, poi sa il cazzo cos'altro e sembrava che la stabilità e un minimo di benessere psico-fisico siano lì dietro l'angolo ad aspettare. Invece a 26 anni, il due di gennaio, mi ritrovo ancora sotto l'acqua,  ad aspettare un fottutissimo autobus, come anni e anni e anni fa... temo che nulla cambierà... quanto meno non in meglio.

Ecco questa è la mia considerazione del terzo giorno dell'anno. Caro duemilaquattordici, non mi aspetto un benemerito cazzo da te, quindi con me puoi rilassarti. Non ti chiedo nulla, non ho buoni propositi, non ho speranze, non ho obiettivi, nulla. Già sei troppo impegnato a smerdare le speranze del resto del mondo, quindi con me puoi prenderti una pausa.
Evviva! Evviva! Evviva! 

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