giovedì 17 gennaio 2013

classismo

Una delle persone più care della mia vita, quando ha scoperto di avere dei cambiamenti nella struttura del fegato ha smesso quasi completamente di bere. Ha detto che per i figli sarebbe una vergogna vedere la madre morire di cirrosi epatica come un'alcolizzata. Bisognerebbe, soprattutto alla sua età, morire di qualcosa di nobile...
Dunque anche le malattie sono classiste. Ci sono quelle nobili e quelle per i plebei.
Io ad esempio ho la tubercolosi, a quanto pare... e non saprei da che parte metterla. Mi sento forse un po' una troietta del Moulin Rouge. E' un'immagine a dir poco banale.. perché io non sono Nicole Kidman e la mia storia è meno tragica. forse.   A tutti piace pensare che la propria storia è tragica.
Mentre sentivo il cerchio freddo che mi ascoltava i polmoni stavo già pensando che:
- per fortuna non ho figli;
- per fortuna non sto scrivendo un libro che non finirò;
- povera mamma.

Che stupida. Molto probabilmente con un po' di antibiotici è passato tutto... ma mi sento molto figa a pensare che nel momento in cui ho pensato di star per morire (e mi sono immaginata tutte le scene viste e lette di fazzoletti insanguinati e morti atroci) dopo 5 minuti di panico è arrivata la pace. Ho riso in faccia alla morte, che a quanto pare non ha alcuna intenzione di venire a prendersi la mia inutile vita.
Nessuno ha intenzione di venire a prendersi la mia inutile vita.
Andrò a riempirmi i polmoni di catrame che è meglio!

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